Essere più o meno segretamente osservati non piace a nessuno, soprattutto nei momenti di relax e di svago. Al dipartimento di polizia della Golden Valley non deve importare poi molto violare i diritti di alcuni tranquilli bagnanti che sostano sulle spiagge di Twin Cities, a ovest di Theodore Wirth Park, se c’è di mezzo la morale. Ecco allora entrare in gioco un drone, utilizzato dai tutori della legge per scovare i bagnanti che infrangono la legge andando in spiaggia in topless o nudi.
La serenità della spiaggia nascosta è ciò che attira i visitatori, che possono liberamente mettere in mostra le proprie nudità. Se all’inizio, per loro tutto filava liscio, a partire dalla primavera sono iniziate le prime lamentele da parte di alcuni residenti. Troppe le persone nude, e troppo alcol e droga che circolava.
Nelle ultime settimane, la polizia locale ha chiesto ai bagnanti di seguire le disposizioni legislative in merito; purtroppo, le lamentele sono continuate e, di conseguenza, schierati i droni di sorveglianza, che catturano tutto ciò che avviene in spiaggia da lontano. A pilotarli alcuni ufficiali addestrati, che di solito li utilizzano per altre attività di polizia. La sorveglianza in spiaggia è legale poiché è un luogo pubblico.
Tutto ciò è accaduto proprio mentre il Minneapolis Park and Recreation Board (MPRB) sta discutendo se abrogare un’ordinanza che vieta alle donne di posare in topless nei parchi e nelle spiagge della città. L’ordinanza in questione stabilisce che nessuna persona di età pari o superiore a 10 anni deve esporre intenzionalmente i propri genitali, area pubica, glutei o seno femminile sotto la parte superiore dell’areola. Questa disposizione non viene applicata a spettacoli teatrali, musicali o artistici su qualsiasi parco o spiaggia in cui non vengano vendute bevande alcoliche.