Droni salvavita : al via il progetto sperimentale dell’Università di Genova con ANA – Protezione Civile

Genova – A differenza di un anno dalla firma dell’Accordo Quadro tra ANA-Prot.Civile e DIBRIS dell’Università degli Studi di Genova, è al via la sperimentazione sul campo del progetto “Squadra Droni ANA-Protezione Civile”, a cui si è recentemente aggiunta anche la Croce Rossa Italiana-Comitato Provinciale di Savona.
Droni salvavitaNegli ultimi anni in diverse progetti di ricerca finanziati a livello europeo ed internazionale, è stata dimostrata sperimentalmente l’efficacia dell’uso di “droni” nella ricerca di dispersi, ma solo in fase pionieristica. UNIGE con ANA e Protezione Civile stanno verificando operativamente l’efficacia della ricerca.
Nel primo anno, grazie alla creazione di un gruppo di lavoro misto coordinato dall’Ing. Giuseppe Bonaldi e dal Prof. Ing. Gianni Vercelli, si è puntato sin dall’inizio sulla formazione come piloti droni di un primo nucleo di volontari di protezione civile. Quindi sono stati studiati gli scenari operativi su cui fare la sperimentazione in collaborazione con le altre Specializzazioni ANA (Alpinistica, Cinofila, Sanitaria) e, grazie al supporto del Comando Truppe Alpine sono stati definiti i piani di lavoro dettagliati per la fase di sperimentazione sul campo. Droni salvavita
Compito dell’ANA sono il raccordo e la validazione operativa con la Protezione Civile e gli altri Enti Territoriali coinvolti, mentre il DIBRIS coordina le attività di ricerca e di formazione. Il progetto, di durata triennale, prevede in questo secondo anno la prototipazione di droni specifici per i diversi scenari studiati (disgaggio frane, monitoraggio esondazioni, ricerca dispersi in territorio boschivo) e la definizione delle relative procedure operative. Il terzo anno sarà dedicato alla formazione specialistica di gruppi volontari verso le professionalità necessarie (piloti/esploratori, operatori video, capi-squadra), dotandoli delle attrezzature necessarie. Infine si effettuerà la validazione operativa dei risultati raggiunti, in vista di una messa a regime funzionale all’interno delle sezioni territoriali ANA-Protezione Civile.

Gli obiettivi finali sono ambiziosi e i fondi necessari per centrarli sono importanti; le realizzazioni in corso consistono nella progettazione e realizzazione di:
• un prototipo operativo di squadra droni (composto da 2 micro-droni e 1 mini-drone master)
• un prototipo operativo di smart-wearable backpack (uno “zainetto” sensorizzato portatile per i volontari piloti-operatori ANA)
• la riprogettazione di una stazione base mobile, grazie alla collaborazione con CRI, in grado di funzionare da base logistica, comunicazione e officina mobile per la squadra droni
• un percorso di formazione e sperimentazione che permette la omologazione ENAC
• la sperimentazione di sensori innovativi e dedicati agli scenari individuati
• la validazione sul campo per mezzo delle esercitazioni di Protezione Civile svolte da ANA

LE ATTIVITÀ DELLA PROTEZIONE CIVILE
Droni salvavitaRealizzata la squadra di droni, parallelamente alla fase di formazione del primo gruppo di piloti, è iniziata la fase di sperimentazione con la squadra alpinistica dell’ANA, che si occupa di tutte le attività di Protezione Civile. In particolare le esercitazioni riguardano: il disgaggio, ossia la messa in protezione in caso di frana, le inondazioni e la ricerca dei dispersi. In caso di frane e inondazioni, infatti, l’impiego dei droni permette di verificare e valutare i rischi in modo più semplice e rapido: in particolare nei territori ad alto rischio, come molte zone di Genova e della Liguria, il monitoraggio multitemporale permette di conoscere costantemente la situazione per poter intervenire in modo rapido,preventivo ed emergenziale. Per la ricerca dei dispersi, invece, si sta provando la sperimentazione con la squadra cinofila dell’ANA del terzo raggruppamento (Triveneto).

I DRONI AL SERVIZIO DEL MALATO

A questo si è aggiunta l’attività con la CRI del Comitato Provinciale di Savona, che metterà a disposizione una stazione mobile per l’attività di recupero e salvataggio con l’impiego dei droni come cargo per il trasporto di attrezzature mediche e soprattutto come triage remoto.

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