L’indagine, realizzata con la collaborazione di Doxa e presentata durante Dronitaly 2015, ha esaminato 53 aziende italiane e ha confermato l’eccellente stato di forma di questo business.
L’industria dei droni può infatti contare su un fatturato complessivo di 350 milioni di euro, mentre il fatturato medio di ogni azienda si attesta intorno ai 700mila euro per il 2015.
Le società intervistate dichiarano che in questo momento l’area di maggior sviluppo per l’utilizzo dei droni è l’agricoltura, seguita da rilievi fotogrammetrici, fotografia, rilievi topografici ed analisi ambientali.Queste società hanno evidenziano inoltre che l’elemento tecnico che frena maggiormente lo sviluppo dell’utilizzo dei droni è soprattutto la durata delle batterie che risulta troppo breve, ma niente paura, perchè stanno già lavorando a prolungarne la durata.
Fabrizio De Fabritiis, amministratore delegato di Dronitaly ha commentato: “I risultati dell’Osservatorio suggeriscono che l’industria dei droni civili cresce e si sta strutturando: ormai possiamo tranquillamente parlare di un business di una certa consistenza in Italia. Da segnalare in merito che il quadro regolamentare è in fase di chiarimento e l’umore delle imprese sta virando in positivo, riflettendosi nelle aspettative di fatturato ormai vicine ai livelli del 2013”.
Il tutto esaurito ed il successo di Dronitaly 2015, sono buoni indicatori dell’interesse verso il mondo dei droni, e ovviamente fa ben sperare per il futuro.