L’Airbnb dei droni si chiama DronersClub

DronersClub è l’«Airbnb dei droni», una piattaforma che fa incontrare piloti e chi vuole riprese originali realizzate tramite questi oggetti volanti. «Vogliamo generare occupazione in questo settore che, secondo una stima, arriverà nei prossimi anni a valere 15 miliardi di euro soltanto in Europa».

Chi parla è Simone Russo, torinese di nascita e con un curriculum pieno zeppo di esperienze all’estero, ha appena 25 anni e DronersClub, ormai online da qualche giorno, è il suo terzo progetto imprenditoriale. I droni sono da sempre il suo core business anche se lui è praticamente l’unico a non prendere in mano il radiocomando. «Esatto! Io sono un amante di fotografia e videomaking che ho avuto la fortuna di riuscire a trasformare la mia passione in lavoro e che adesso voglio dare l’opportunità di farlo anche a tanti altri», racconta.

Al sito possono registrarsi i “droners” che vogliono mettersi sul mercato, le aziende ed i privati in cerca, per le loro riprese dall’alto. A contratto concluso, una percentuale del compenso va alla piattaforma, ma ciò che guadagnano è inferiore al 10 %, spiega l’ideatore. Sul portale si possono anche acquistare droni a prezzi più bassi grazie ad un accordo con la casa produttrice DJI e sottoscrivere una nuova polizza per il proprio mezzo con le assicurazioni Lloyds di Londra.

Gli iscritti alla rete sono già 300 ed è merito anche dell’esperienza passata dell’ideatore. Un anno fa, Simone Russo ha lanciato Immodrone , un’azienda che realizza filmati con i droni di dimore antiche, alberghi di lusso e agriturismi, destinati a essere messi sul mercato o che vogliono aumentare i loro affari. Subito dopo ecco YachtDrone, specializzata in riprese di barche a vela e yacht. La rivista di tecnologia Wired l’ha premiato con il Wired Audi Innovation Award, che individua gli imprenditori under 35 più promettenti del nostro Paese.

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